Fare pace con l’ombra. Onorare i defunti è un modo autentico per ricordare il passato e soprattutto la dimensione rarefatta, sottile dell’esistenza. Spesso le cose importanti sono quelle che non si vedono, non si toccano, eppure sono una presenza incisiva nella quotidianità. UN PICCOLO RITO PER ELEVARE LA NOSTRA CONSAPEVOLEZZA
l’editoriale di Zuleika Fusco
La dimensione onirica… Quando impariamo a dare fiducia al nostro inconscio e a muoverci con disinvoltura tra i simboli che evoca aumenta la nostra abilità di osservare lucidamente ciò che accade nel quotidiano, di indirizzare verso scelte consapevoli la nostra vita, di accudire e guarire noi stessi
ESSERE DONNA, ESSERE UOMO OGGI. Il primo compito che ognuno di noi, ma soprattutto, l’uomo di oggi può assegnarsi è il cominciare a leggere nella crisi dei ruoli un’opportunità di crescita e di trasformazione, un’occasione da non perdere per trovare un nuovo baricentro e una condizione di benessere. Invece di attendere che la vita ci ponga alle strette, possiamo scegliere di intraprendere volontariamente un percorso di auto-conoscenza
L’amore nasce su basi di autonomia e più lavoriamo sulla nostra autonomia più siamo in grado di dedicare ad un’altra persona sentimenti puri, privi di aspettative e ricchi di cose da offrire e condividere. La nostra Era evoluta può essere quindi l’opportunità di vivere un’unione sacra tra maschile e femminile prima dentro di noi, per poi rifletterla serenamente anche in un’eventuale relazione
Il più grande atto di coscienza è saper essere lucidi, quando la mente razionale vorrebbe farci credere che siamo di fronte ad un vicolo cieco, il più grande atto di consapevolezza è saper sorridere anche nei momenti di dolore
PROGETTO DELL’ANIMA. Come facciamo a comprendere qual è il disegno che la nostra anima ha scelto di realizzare? Lei parla un linguaggio semplice, immediato, che si esprime attraverso le intuizioni, gli istinti, i desideri, gli ideali. Dobbiamo, quindi, imparare ad ascoltarci profondamente e a seguire ciò che ci piace senza farci distogliere o condizionare dalle ingerenze del prossimo
Cari amici, voglia di gioco nell’aria! Spesso pensiamo che il lavoro interiore si faccia solo nella sofferenza. invece si può avere qualche input sulla propria condizione e fissare obiettivi di buon lavoro anche con leggerezza. Che ne dite? Proviamo insieme?
L’estate è un momento fondamentale nel percorso di vita, perché espone al mondo il frutto del nostro lavoro interiore. Ha la funzione di farci vivere all’esterno, di intessere relazioni, di far evaporare l’acqua incamerata nell’altra stagione, spostando il baricentro dell’attenzione sull’evidenza. esiste un rovescio della medaglia, perché stare all’esterno non è poi così semplice, soprattutto quando i ritmi aumentano e l’ansia comincia a salire.Perché la nostra estate possa davvero essere piacevole, proviamo a sintonizzarci in maniera serena con le risorse che porta e integriamole nel nostro quotidiano con pacatezza. Parole chiave? GRADUALITA’ e QUALITA’.
Per accedere alla tua felicità, ricorda che la felicità è un diritto-dovere. Implica infatti che tu ti impegni a star bene e questo passaggio non è così scontato. Prova, a partire da adesso, a scorgere che ogni condizione, anche quando difficile, cela per te un dono, comprendendo che la realtà è quella che tieni negli occhi, che cambiando la tua visione della realtà, la realtà cambia
Se la felicità è il riscoprire quanto siamo divini, la serenità è frutto del nostro lavoro interiore e ci ricorda che possiamo essere saggi, in equilibrio tra le emozioni e la lucidità, bagnandoci nella vita con caldo tepore, ma senza temere di cadere né nell’abisso né nella noia. La serenità è la porta aperta all’esperienza ma anche all’osservazione intrapsichica. È il corrimano che non ci rende banderuole al vento, semmai ci orienta anche quando viviamo condizioni difficili.
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