L’autenticità. Un progetto di mediazione tra menzogna e sincerità

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Quante volte ci interroghiamo sulla nostra vera natura, chiedendoci se siamo sinceri o se mentiamo? Mentire è prima di tutto un progetto di disonestà nei confronti di se stessi. Si mente per rimuovere tutto ciò che è scomodo da guardare in noi e soprattutto per timore di dover prendere coscienza della propria inadeguatezza, non tanto per il dolore che ne consegue, ma per la responsabilità di dover poi lavorare per un cambiamento.

Ma quanto costa vivere nell’auto-inganno? Un prezzo alto, se pensiamo a tutte quelle volte in cui le illusioni che avevamo costruito si sono miseramente infrante a terra, lasciandoci scoperti e insoddisfatti! E quanta fatica mantenere il gioco delle bugie con se stessi! Reggere la maschera di ciò che vorremmo apparire e sentire il disagio di una recita continua, che non ci fa comprendere se gli altri ci amano davvero o se ci accettano solo per il gioco che abbiamo creato! Decisamente guardarsi dentro è un impegno… comporta l’assunzione di responsabilità e la capacità di accudirci ogni giorno, diventando il buon genitore di noi stessi. Comporta  vivere tra l’accettazione e la tolleranza da un lato, la disciplina e la perseveranza dall’altro. Prima di tutto perché, per superare i nostri limiti, occorre ovviamente prenderne coscienza. Poi perché è sano coltivare l’ambizione di migliorare, di educarci alla vita e alle buone relazioni, di evolvere.

L’ideale certo sarebbe che tutto questo diventi un progetto e di conseguenza uno stile di vita, obiettivi perseguiti nel quotidiano attraverso un sereno lavoro interiore.

L’autenticità[ref]Il termine diretto da cui deriva quello di autenticità è autentico (dal lat. tardo authentĭcus, dal greco αὐϑεντικός, derivato di αὐϑέντης (che vuol dire “autore”; “che opera da sé” e che significava in senso lato “avere autorità su sé stessi”). La parola è composta da autòs (sé stesso) ed entòs (in, dentro) e quindi in senso più pregnante autentico può voler dire che autentico è ciò che si riferisce alla nostra vera interiorità, al di là di quello che vogliamo apparire o crediamo di essere (http://it.wikipedia.org/wiki/Autenticit%C3%A0)[/ref] potrebbe essere una chiave… la possibilità di non essere sinceri a tutti i costi, ma di affrontare l’altro e la quotidianità con la trasparenza delle emozioni piuttosto che con la presunzione di una verità assoluta sulle labbra. Se essere sinceri implica ferire l’altro, infatti, meglio farne a meno.  La storia è piena di stragi fatte in nome di una verità rivendicata… e anche le nostre storie personali. Ma chi di noi può asserire verità universali? La verità è spesso soggettiva, perché racconta un punto di vista parziale, anche quando si è in buona fede, dato che parziale è l’umana capacità di visione. Ognuno di noi tende infatti a identificarsi con il proprio punto di vista, frutto dell’esperienza e della mappa interiore che caratterizza una determinata fase della nostra esistenza.

Autenticità invece è l’opportunità della mediazione tra il nostro sentire e il rispetto, l’accudimento dell’interlocutore. Autenticità significa non mentire sui sentimenti, ma comunicare in maniera ecologica stando attenti ai contenuti che l’altro può sostenere, è pronto ad accettare e gestire. La relazione ne giova, perché così si basa sull’onorare la diversità dei suoi protagonisti, ma soprattutto il principio di eguaglianza che ci accomuna tutti. La nostra vulnerabilità.

 

 

Commenti

  1. susanna

    gennaio 26, 2013 at 20:40

    Le parole che ho appena letto mi riempiono il cuore, mi fanno sentire leggera, piena di speranza ed è come si fosse aperta una porta che bastava vedere e sfiorare, senza troppo sforzo, ma con il vero desiderio di vedere al di là. GRAZIE

    • Zuleika Fusco

      gennaio 27, 2013 at 10:17

      carissima Susanna, a volte basta semplicemente spostarsi un po’ dalla solita prospettiva e guardare con occhi diversi le stesse condizioni per aprirci una nuova strada. ti ringrazio davvero per la tua condivisione e ti auguro tanta leggerezza nel cuore, quella che evidentemente già sei pronta ad accogliere… 🙂 buon tutto

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