Manuale della Serenità

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Spesso ci chiediamo cosa sia la felicità non sapendo esattamente se possa essere una condizione o un momento. Felicità è un momento. Un attimo di connessione profonda con se stessi e l’esterno. È una condizione divina che ricorda agli esseri umani la loro origine e il senso di benessere che può derivare dal fidarci della vita. Nella felicità è intrinseca una condizione di grazia. Quando siamo felici esprimiamo armonia in ogni gesto, siamo belli, perché emaniamo buona energia e prescindiamo dai nostri limiti fisici e interiori, amplificando spontaneamente il volume dei nostri valori. Inoltre, siamo grati, poiché riconosciamo di aver ricevuto un dono e contemporaneamente lieti di donare. Grazia e felicità ci inebriano e rendono piacevole la vita di chi entra in risonanza con noi.

Non può provare felicità chi è diffidente, perchè chiude a priori le porte d’accesso all’antro più intimo del proprio cuore, si tiene anzi costretto in una bolla da cui osserva il mondo senza toccarlo né farsi toccare.

Se la felicità è il riscoprire quanto siamo divini, la serenità è frutto del nostro lavoro interiore e ci ricorda che possiamo essere saggi, in equilibrio tra le emozioni e la lucidità, bagnandoci nella vita con caldo tepore, ma senza temere di cadere né nell’abisso né nella noia. La serenità è la porta aperta all’esperienza ma anche all’osservazione intrapsichica. È il corrimano che non ci rende banderuole al vento, semmai ci orienta anche quando viviamo condizioni difficili.

Per essere sereni possiamo:

  • lavorare per costruire un punto d’osservazione interiore che ci accompagni come un occhietto vigile durante le nostre giornate. È la possibilità di non privilegiare una parte di noi, ma di riconoscerle tutte mediando trai loro bisogni
  • assaporare senza timore i gusti che la vita ci prospetta sapendo nutrirci delle piccole cose
  • vivere in contatto con la natura, gli anima-li,  e rispettare i cicli del tempo interiore
  • sorridere al prossimo, riconoscendolo come una parte di noi che si muove nel mondo, chiunque sia
  • non essere prevenuti o diffidenti, ma imparare che cautela e fiducia possono essere alleate
  • sapere che qualsiasi cosa accada, le nostre risorse possono attivarsi e trovare strategie
  • INFRANGERE IL GIOGO DELLA PAURA nutrendoci di amore sano. l’amore è l’antitesi della paura, quando siamo veramente a contato con noi stessi e gli altri, ricordandoci che prezioso dono sia la vita, ogni paura affievolisce, regredendo al volume di vulnerabilità e quindi accudibile
  • non cercare l’amore, ma costruire relazioni equilibrate. Dare gratuitamente. L’amore arriva di conseguenza, imparando a rispettare noi stessi, il prossimo, ciò che ci unisce, ma soprattutto i sacri confini che ci separano

La lista è lunga e la scelta amplia. Se facessimo bene solo 3 di queste cose nella lista, scopriremmo di essere sereni.

Un invito. Scegli tre punti che ti colpiscono particolarmente e lavora per realizzarli nella normalità delle attività quotidiane

 

Commenti

  1. carmen

    giugno 1, 2013 at 14:34

    Grazie!! La serenitá si costruisce nelle piccole cose…e si impara.ma i nostri punti deboli…le paure sempre in agguato…li a gettare ombre tra noi e gli altri per non farci godere quel calore di cui parli….

    • Zuleika Fusco

      giugno 1, 2013 at 17:22

      grazie, Carmen cara! per non vivere nella paura dobbiamo amare e appassionarci 🙂 quando ci facciamo prendere dall’entusiasmo, la paura sbiadisce, scivola sullo sfondo e il cuore vola. tanta buona energia!

  2. Luna Cangiante

    giugno 4, 2013 at 11:17

    Grazie cara. Sono in questi giorni nella condizione di mettermi subito “al lavoro” con tre dei tuoi suggerimenti (per la verità sono quattro, ma credo che non ci sia il rischio di un’overdose, nel caso riuscissi a lavorare su tutti i punti!)
    Come sempre ti sono grata per l’esempio che sei in fatto di amore e generosità per chi ha avuto la “fortuna” di incontrarti.

    • Zuleika Fusco

      giugno 4, 2013 at 16:35

      grazie dal cuore, dolcissima! tanta buona energia per i tuoi 4 punti di lavoro

  3. Lisa

    giugno 2, 2016 at 6:52

    Davvero un manuale di vita…grazie. Mi hanno colpito molto le parole ‘possiamo essere saggi, in equilibrio tra le emozioni e la lucidità’…mi fanno riflettere. Grazie

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